Con compagni di escursione meravigliosi ho percorso quasi l'intera Catena dei Sibillini, dalle asperità e crudezza del versante marchigiano con le sue gole e forre , ai dolci pendii del versante umbro dove le montagne pian piano declinano nella dolce e rilessante immensità dei Piani. Ho visto l'alba riflettersi sulle fredde rocce di palazzo Borghese e il tramonto infiammare di rosso il dolomitico massiccio del Bove, una coperta di stelle illuminare le fredde notti e magici boschi dove è bello perdersi.
Per 5 giorni la bellezza della natura mi ha riempito l'anima e gli occhi ma accanto c'è stata anche la fatica. La consapevolezza dei propri limiti è andata di pari passo con l'ebrezza della sfida.
A 3 mesi da questa avventura ciò che mi rimane è proprio questo, il ricordo di un viaggio interiore prima ancora dei luoghi ammirati.
Ho imparato ad apprezzare ogni cima che, anche se non elevata, è il piccolo successo di oggi. Piccolo, ma pur sempre successo, e quando lo si capisce anche una piccola cima diventa una vetta.
Non solo ho affaticato le mie gambe e i miei muscoli ma ho esercitato l'anima. E' indubbio che la Montagna forgia il carattere, in lei pazienza e consapevolezza trovano una naturale palestra.
Molte volte nei tratti più difficili e impervi, mentre percorrevo la ripida cresta sud del Bove ,sull'infinita salita alla Priora , attrraverso valli in cui una fonte è solo un miraggio, il dubbio è stata la colonna sonora: c'è la tentazione di rinunciare accanto al desiderio di fare tutto e subito. Si vorrebbe mollare e raggiungere subito la meta! Come nella vita non sempre c'è una direttissima ,ma c'è sempre una via normale!
La cima la si guadagna con il sudore, con la fatica, ma è solo quella sublime stanchezza che disseta la mente,che dona la vista vera. Non dimenticherò mai l'autentica felicità provata a starsene seduti dopo 20 km di cammino, seduti a terra senza far niente , consumando un veloce pasto, ma con la gioia nel cuore e circondato da amici veri e sinceri!
Riporto a casa l'umiltà: per un attimo di gioia può occorrere una vita, per mezz'ora di vetta ore e ore di salita.
Matteo Pallotto
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